ESTOTE PARATI Et vos estote parati, quia qua hora non putatis, Filius hominis venit
DIVENIRE FIGLI DI DIO  Perché Dio si è fatto uomo? Affinché gli uomini divenissero figli di Dio.          Nuovo Testamento                     Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto. A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali, non da sangue né da volere di carne né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati.  Vangelo di giovanni 1,11-13            Infatti tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, questi sono figli di Dio. E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo: «Abbà! Padre!». Lo Spirito stesso, insieme al nostro spirito, attesta che siamo figli di Dio. E se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo, se davvero prendiamo parte alle sue sofferenze per partecipare anche alla sua gloria. Lettera di Paolo ai Romani, 8,14-17          La potenza divina ci ha donato tutto quello che è necessario per una vita vissuta santamente, grazie alla conoscenza di colui che ci ha chiamati con la sua potenza e gloria. Con questo egli ci ha donato i beni grandissimi e preziosi a noi promessi, affinché per loro mezzo diventiate partecipi della natura divina, sfuggendo alla corruzione, che è nel mondo a causa della concupiscenza.  Seconda Lettera di Pietro 1,3-4.          Padri della Chiesa        Infatti, questo è il motivo per cui il Verbo si è fatto uomo, e il Figlio di Dio, Figlio dell'uomo: perché l'uomo, entrando in comunione con il Verbo e ricevendo così la filiazione divina, diventasse figlio di Dio. Sant’Ireneo di Lione, Adversus haereses, 3, 19, 1: SC 211, 374 (PG 7, 939).                      Per darci una nuova nascita che facesse i nostri corpi e le nostre anime immortali, Dio ha immesso in noi lo spirito della vita e ci ha armati con l’incorruttibilità. Adesso se noi diventiamo immortali, allora anche divini; e se diventiamo divini dopo la rinascita nel battesimo con l’acqua e lo Spirito Santo, allora diventiamo coeredi di Cristo dopo la resurrezione dalla morte. Chiunque si immerge nelle acque della rinascita... risorge nello stato filiale. Egli esce dal battesimo risplendente come il sole, radioso nella sua purezza, ma, soprattutto, diviene figlio di Dio e coerede di Cristo. Ippolito di Roma, Sulla Epifania, 2.6-8.10 (PG 10, 858-9).            Infatti il Figlio di Dio si è fatto uomo per farci Dio.  Sant'Atanasio di Alessandria, De Incarnatione, 54, 3: SC 199, 458 (PG 25, 192).               Io devo essere sepolto con Cristo per risorgere con lui, divenire suo coerede, figlio di Dio, ed infine Dio stesso. Questo è ciò che il grande mistero significa per noi; questo è il motivo per cui Dio divenne uomo e divenne povero per amore verso di noi: per la resurrezione della nostra carne, per recuperare l’immagine divina, per ricreare l’umanità, affinché tutti noi possiamo divenire uno in Cristo, che perfettamente divenne in noi ogni cosa che è in se stesso. Gregorio Nazianzeno, Oratio 7, In laude Caesariis fratris, 23-4 (PG 35, 786-7).            Colui che nella sua divina natura è uguale al Padre assunse la condizione di schiavo e divenne come noi, e così restaurò la nostra somiglianza con Dio. L’unico Figlio di Dio divenne figlio dell’uomo affinché gli uomini divenissero figli di Dio. Agostino di Ippona, Sermone 194, 3-4 (PL 38, 1016-17).    “Io vi do un nuovo comandamento: che vi amiate gli uni gli altri”, non come gli uomini che si amano sulla base della loro comune umanità, ma perché essi sono dei e figli dell’Altissimo. Essi si amano l’un l’altro come Dio li ama così che possano essere fratelli dell’unico figlio di Dio. Agostino di Ippona, Trattato sul Vangelo di Giovanni, tract 35, 1-3 (CCL 36, 490-2).           Ripudiando in un certo senso, la nostra vita, e assumendo la somiglianza dello Spirito Santo, che è a noi unito, la nostra natura è trasformata in modo che non siamo più solo uomini, ma anche figli di Dio, uomini spirituali, a causa della condivisione che abbiamo ricevuto della natura divina. Cirillo di Alessandria, Commento al Vangelo di Giovanni, Lib. 11,11, (PG 74, 559-62).                Ogni credente rigenerato in Cristo è considerato appartenente alla stirpe, non del padre terreno, ma di Cristo, che divenne Figlio dell’Uomo proprio perché gli uomini potessero divenire figli di Dio. Papa Leone Magno, Sermo 6 in Nativitate Domini, 2-3, 5. (PL 54, 213-16).            Teologi medievali         Dio ha saggiamente diviso tutte le epoche in due decidendo, nella prima, di divenire uomo e, nella seconda, di rendere l’uomo Dio. Massimo il Confessore (PG 90, 317C).                  L'unigenito [...] Figlio di Dio, volendo che noi fossimo partecipi della sua divinità, assunse la nostra natura, affinché, fatto uomo, facesse gli uomini dei. San Tommaso d'Aquino, Officium de festo corporis Christi, Ad Matutinas, In primo Nocturno, Lectio 1: Opera omnia, v. 29 (Parigi 1876) p. 336.                 Dio assunse l’umana natura e la unì con la sua Persona. Allora l’umana natura divenne Dio, Egli assunse solo l’umana natura e non ogni uomo. Meister Eckhart, Sermone 24 (Walshe n. 92, Vol. II, p. 313).   Tutto ciò che l’Eterno Padre insegna è il suo essere e la sua natura e la sua interà divinità, che egli trasmette a noi mediante il suo Figlio, e ci insegna che noi siamo lo stesso Figlio. Meister Eckhart, Sermone 12 (Walshe n. 57, Vol. II, p. 83, DP 13). Cf. Sermone 11 (Waslhe n. 68, Vol. II, p.57, DP 12).
Estote Parati Et vos estote parati, quia qua hora non putatis, Filius hominis venit
DIVENIRE FIGLI DI DIO  Perché Dio si è fatto uomo? Affinché gli uomini divenissero figli di Dio.            Nuovo Testamento   Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto. A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali, non da sangue né da volere di carne né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati.  Vangelo di giovanni 1,11-13     Infatti tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, questi sono figli di Dio. E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo: «Abbà! Padre!». Lo Spirito stesso, insieme al nostro spirito, attesta che siamo figli di Dio. E se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo, se davvero prendiamo parte alle sue sofferenze per partecipare anche alla sua gloria. Lettera di Paolo ai Romani, 8,14-17    La potenza divina ci ha donato tutto quello che è necessario per una vita vissuta santamente, grazie alla conoscenza di colui che ci ha chiamati con la sua potenza e gloria. Con questo egli ci ha donato i beni grandissimi e preziosi a noi promessi, affinché per loro mezzo diventiate partecipi della natura divina, sfuggendo alla corruzione, che è nel mondo a causa della concupiscenza.  Seconda Lettera di Pietro 1,3-4.    Padri della Chiesa   Infatti, questo è il motivo per cui il Verbo si è fatto uomo, e il Figlio di Dio, Figlio dell'uomo: perché l'uomo, entrando in comunione con il Verbo e ricevendo così la filiazione divina, diventasse figlio di Dio. Sant’Ireneo di Lione, Adversus haereses, 3, 19, 1: SC 211, 374 (PG 7, 939).       Per darci una nuova nascita che facesse i nostri corpi e le nostre anime immortali, Dio ha immesso in noi lo spirito della vita e ci ha armati con l’incorruttibilità. Adesso se noi diventiamo immortali, allora anche divini; e se diventiamo divini dopo la rinascita nel battesimo con l’acqua e lo Spirito Santo, allora diventiamo coeredi di Cristo dopo la resurrezione dalla morte. Chiunque si immerge nelle acque della rinascita... risorge nello stato filiale. Egli esce dal battesimo risplendente come il sole, radioso nella sua purezza, ma, soprattutto, diviene figlio di Dio e coerede di Cristo. Ippolito di Roma, Sulla Epifania, 2.6-8.10 (PG 10, 858-9).     Infatti il Figlio di Dio si è fatto uomo per farci Dio.  Sant'Atanasio di Alessandria, De Incarnatione, 54, 3: SC 199, 458 (PG 25, 192).               Io devo essere sepolto con Cristo per risorgere con lui, divenire suo coerede, figlio di Dio, ed infine Dio stesso. Questo è ciò che il grande mistero significa per noi; questo è il motivo per cui Dio divenne uomo e divenne povero per amore verso di noi: per la resurrezione della nostra carne, per recuperare l’immagine divina, per ricreare l’umanità, affinché tutti noi possiamo divenire uno in Cristo, che perfettamente divenne in noi ogni cosa che è in se stesso. Gregorio Nazianzeno, Oratio 7, In laude Caesariis fratris, 23-4 (PG 35, 786-7).      Colui che nella sua divina natura è uguale al Padre assunse la condizione di schiavo e divenne come noi, e così restaurò la nostra somiglianza con Dio. L’unico Figlio di Dio divenne figlio dell’uomo affinché gli uomini divenissero figli di Dio. Agostino di Ippona, Sermone 194, 3-4 (PL 38, 1016-17).    “Io vi do un nuovo comandamento: che vi amiate gli uni gli altri”, non come gli uomini che si amano sulla base della loro comune umanità, ma perché essi sono dei e figli dell’Altissimo. Essi si amano l’un l’altro come Dio li ama così che possano essere fratelli dell’unico figlio di Dio. Agostino di Ippona, Trattato sul Vangelo di Giovanni, tract 35, 1-3 (CCL 36, 490-2).    Ripudiando in un certo senso, la nostra vita, e assumendo la somiglianza dello Spirito Santo, che è a noi unito, la nostra natura è trasformata in modo che non siamo più solo uomini, ma anche figli di Dio, uomini spirituali, a causa della condivisione che abbiamo ricevuto della natura divina. Cirillo di Alessandria, Commento al Vangelo di Giovanni, Lib. 11,11, (PG 74, 559-62).    Ogni credente rigenerato in Cristo è considerato appartenente alla stirpe, non del padre terreno, ma di Cristo, che divenne Figlio dell’Uomo proprio perché gli uomini potessero divenire figli di Dio. Papa Leone Magno, Sermo 6 in Nativitate Domini, 2-3, 5. (PL 54, 213-16).               Teologi medievali   Dio ha saggiamente diviso tutte le epoche in due decidendo, nella prima, di divenire uomo e, nella seconda, di rendere l’uomo Dio. Massimo il Confessore (PG 90, 317C).           L'unigenito [...] Figlio di Dio, volendo che noi fossimo partecipi della sua divinità, assunse la nostra natura, affinché, fatto uomo, facesse gli uomini dei. San Tommaso d'Aquino, Officium de festo corporis Christi, Ad Matutinas, In primo Nocturno, Lectio 1: Opera omnia, v. 29 (Parigi 1876) p. 336.       Dio assunse l’umana natura e la unì con la sua Persona. Allora l’umana natura divenne Dio, Egli assunse solo l’umana natura e non ogni uomo. Meister Eckhart, Sermone 24 (Walshe n. 92, Vol. II, p. 313).   Tutto ciò che l’Eterno Padre insegna è il suo essere e la sua natura e la sua interà divinità, che egli trasmette a noi mediante il suo Figlio, e ci insegna che noi siamo lo stesso Figlio. Meister Eckhart, Sermone 12 (Walshe n. 57, Vol. II, p. 83, DP 13). Cf. Sermone 11 (Waslhe n. 68, Vol. II, p.57, DP 12).
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